Si chiude con soddisfazione la 41° edizione di Auto e Moto d’Epoca, la seconda negli spazi espositivi di BolognaFiere. Un salone che ha visto una ripresa significativa del mercato delle auto e moto storiche come testimoniano dealer e commercianti, che tornano a casa soddisfatti dalle vendite e degli accordi presi nella quattro giorni bolognese.
“Bologna ha registrato un trend in crescita che ha superato le aspettative nostre e degli espositori presenti quest’anno” – dichiara Mario Carlo Baccaglini, organizzatore del salone. “In controtendenza con le fiere del settore in Europa, possiamo essere davvero soddisfatti del risultato ottenuto e affermare che a Bologna riparte il mercato del classic. Tutti i settori del mercato sono cresciuti e tutte le fasce di prezzo, dai 5000 euro ai 2 milioni di euro. Premiano le auto particolari, le rarità, le condizioni originali rispettate, le proposte con un prezzo d’attacco; soprattutto, vincono le auto che hanno una storia da raccontare. Perché chi sceglie le auto d’epoca sceglie la passione, i ricordi, le sensazioni, per un tributo a una passione che attraversa le generazioni”.
Soddisfazione da parte di tanti dei commercianti presenti a questa 41° edizione, che hanno visto una crescita delle vendite un po’ in tutti i settori. Crescono le auto di fascia piccola (fino a 30.000 euro), molto bene la fascia di mercato media (tra 30.000 e 100.000 euro), sempre costante l’attenzione per le Porsche classiche e le auto italiane ed europee degli anni 50, soprattutto le Ferrari, mai numerose come quest’anno, molto più delle onnipresenti cugine di Stoccarda che solitamente primeggiano per quantità e scelta. Cresce la nuova generazione di collezionisti che guarda alle classiche più recenti, magari alla ricerca di modelli speciali e in serie limitata, e questo giustifica la presenza massiccia di youngtimer e instant classic, che ormai hanno superato largamente, per numero e spesso anche per gradimento, le classiche fino agli anni 60.
Ci sentiamo di confermare assolutamente le parole del patron Mario Carlo Baccaglini: in effetti la quantità di cartelli “venduto” già dal primo giorno ha sorpreso anche noi. Abbiamo anche notato come, confrontando commercianti dall’offerta di prodotto simile, alcuni abbiano venduto più della metà dei mezzi mentre altri niente. Segno che il mercato risponde e premia chi è meno spregiudicato nelle richieste, mentre chi evidentemente spara troppo alto poi resta al palo.
Presenti tanti musei, tantissimi club e gli enti federali, “percepiti come leggermente sottotono, meno concentrati su dibattiti relativi a come affrontare e risolvere la crisi del mercato e affezione che ormai da qualche anno interessa il settore, e meno propositivi anche su attività importanti e specifiche nei confronti dei giovani e del ricambio generazionale: se continuiamo a far parlare i vecchi con i vecchi, i giovani sono di fatto esclusi, anche perché le tematiche e i metodi di comunicazione sono diversi, un motorismo storico che si parla addosso è anacronistico” aggiunge il nostro direttore Ermanno De Angelis. “Andrebbero ripensate sia alcune partnership e collaborazioni con aziende, poli culturali e player, oggi poco strategiche, alle quali si da spazio solo perché legate principalmente ad accordi economici, sia la proposta di eventi e format, troppi e tutti molto simili sia per tipologia che per partecipanti: poca fantasia porta poco ricambio generazionale, l’utilizzo delle auto diminuisce e con essi tutto l’indotto, dal turismo alla cultura, dal mercato alla manutenzione all’indotto. Per non parlare degli aspetti culturali e dei percorsi formativi del settore, drammaticamente assenti. Partecipando ad eventi nel resto d’Europa ci si rende conto di quanto gli eventi stranieri propongano più contenuti e coinvolgano maggiormente pubblico ed economia locale, rendendosi più attrattivi sia per la società che li ospita che per nuovi appassionati, mentre in Italia il motorismo storico sta segnando il passo in modo inesorabile”.
In questa ottica si inquadra il primo vero debutto pubblico italiano della rievocazione storica del Circuito di Campione d’Italia: un progetto dal format unico e originale, che nei quattro giorni di fiera è stato molto apprezzato dai visitatori dello stand al pad. 25, con tanti moduli di iscrizione formalizzati direttamente sul posto e tanti momenti di confronto e approfondimento sia coi singoli partecipanti che con enti e registri, alle prese con i preparativi per partecipare in gruppo. Un evento unico ed esclusivo da scoprire insieme dal 4 al 7 settembre del prossimo anno. Le candidature sono aperte: info e iscrizioni sul sito circuitocampione.com.